Ortacesus

Abitanti: 883
Superficie: kmq 23,57
Municipio: via Papa Giovanni XXIII, 22 - tel. 070 9804214
Cap: 09040
Guardia medica: (Guasila) - tel. 070 986687
Polizia municipale: via Giovanni XXIII, 22 - tel. 070 9804214
Biblioteca: via Marco Polo - tel. 070 9804011
Ufficio postale: via Kennedy -
 tel. 070 9804053

Farmacia Meloni Maria Grazia - Via Kennedy, 32 Tel: 070-9804012

Associazione Turistica Pro Loco Ortacesus - V. Marco Polo, SNC – 09040, Tel: 0709804200

 Ortacesus (altezza s.l.m. 162, altezza max 363) è situato su un bassopiano a nord del Flumini Mannu più esattamente nella parte centrale della regione storico geografica  della Trexenta caratterizzata ancora oggi dalla coltura del grano.

Molto suggestiva la parrocchiale dedicata a San Pietro edificata tra la fine del 1500 e i primi del 1600 secolo, stile gotico – catalano sita nella parte centrale del paese.

La struttura urbanistica del paese rispecchia la tradizione della Trexenta, con strade strette e vicoli che si intrecciano ripetutamente. Le case sono basse e rispecchiano la cultura e l’economia agricola:

elemento caratteristico è “sa lolla” adibita a deposito degli attrezzi e ricovero animali, realizzata con rocce o con ladiri, mattoni a secco realizzati con fango e paglia.

Ortacesus nell’antichità fu uno dei granai di Roma e ancor oggi centro di produzione cerealicola (grano, frumento e mais).Durante l'estate il paese ospita la festa del grano che promuove e valorizza le antiche tradizioni legate al raccolto.

Ricco di canali d’acqua, vi sono numerose fonti d'acqua oligominerale, da Mitza S'Orrù a Mitza Su Fenu e a Fontana Bangius,

Luoghi d’interesse 

  • la chiesa di San Pietro apostolo molto suggestiva al proprio interno contiene un pregevole altare ligneo e le statue della Madonna del Rosario e dei Santi Pietro apostolo, Bartolomeo e Filomena, tutte opere del diciassettesimo e diciottesimo secolo
  • il Museo del Grano, inaugurato nel 2005 è ospitato nella casa padronale dei primi del novecento appartenuta alla famiglia di Adolfo Serra, ricco e possidente cittadino di Ortacesus. L'edificio, a due piani, è dotato di un cortile centrale, con pozzo ed annessi rustici, mentre nel cortile esternodella casa è stato ricostruito il loggiato riproponendo quella che era una caratteristica delle vecchie case campidanesi. Il percorso museale comprende anche La via del pane e i laboratori del mattone crudo e del gusto, con degustazione di piatti tipici.
  • Nuraghe Sioccuchiamato anche s'Omu de S'Orcu, ossia la casa dell'orco, che si trova al confine con il territorio di Guasila e con quello di Pimentel, testimonia che l’uomo abitò questa terra fin dalla preistoria.
  • Fontana bizantina di sa Mitza de Orrù, oggi ben restaurata, costruita su una delle numerose fonti d'acqua oligominerale che si incontrano lungo il percorso tra Senorbì e Guasila.
  • resti della chiesa campestre di San Bartolomeo, che era già in rovina alla fine dell'Ottocento, di cui rimangono oggi solo la porta absidale con l'arco e la parete laterale destra.
  • area archeologica di sa Mitza de Siddi, antiche costruzioni romane presso la fonte fanno                      pensare alla presenza di un antico villaggio chiamato Siddi.

 

 

Strutture ricettive

 

                - Albergo ristorante da “Severino il Vecchio” via Kennedi .Telefono: 070.9804197