Cammino di San Giorgio Vescovo di Suelli 2023. Diario di bordo

Cammino di San Giorgio Vescovo di Suelli

Diario di bordo della guida Stefania Contini

camminodisangiorgiovescovo#allascopertadi#retecoturismosardegna

 

- 2 maggio 2023

Prima tappa: Cagliari-Donori

La mia giornata è iniziata con l'arcobaleno che, come dicevano gli antichi, al mattino è segno di pioggia in arrivo. Camminare a lungo ci permette di prenderci una pausa dal mondo e ieri mi sono concessa questo lusso. Pur lavorando, il gruppo piccolo ha permesso a ognuno di godere di ciò che ci circonda. Siamo partiti dalla periferia di Cagliari, certamente non "accogliente", per una certa trascuratezza e la presenza di rifiuti di vario tipo certamente non gradevoli.

Lentamente il paesaggio cambia, con appezzamenti coltivati via via di dimensioni crescenti: orti, colture cerealicole, oliveti, vigneti, inframezzati da piccole aree o fasce incolte, utilissime per la #biodiversità. Abbiamo ascoltato canti di Beccamoschino, Strillozzo, Quaglia, Pernice sarda, Occhione, Gheppio.

Abbiamo camminato sotto la pioggia per gran parte della giornata, ma questo non ci ha impedito di guardarci intorno e apprezzare, forse ancora maggiormente, quanto ci circonda. Hanno attratto la nostra attenzione le lumache, numerosissime, rese attive dalla ☔,  che siamo stati attenti a non calpestare. La sosta per il panino nella Chiesa di Sibiola si è svolta al riparo del portico: un luogo speciale in cui abbiamo purtroppo osservato la presenza di rifiuti (piatti, bottiglie e stoviglie in plastica) abbandonati. Al nostro arrivo a Donori, giusto in tempo prima di un ulteriore scroscio di pioggia, siamo stati accolti da don Fabrizio, parroco della chiesa di San Giorgio, attualmente interessata da lavori.

Km totali circa 23

Dislivello in salita circa 250 m

- 3 maggio 2023

Seconda tappa Senorbi- Siurgus Donigala

Siamo partiti da Senorbi con una giornata soleggiata, per raggiungere via San Giorgio a Suelli e, di seguito, il santuario di San Giorgio, dove secondo la tradizione ci sarebbe la sua tomba. Dopo il timbro della credenziale e un piacevole incontro con un Suellese, che ci ha invitato a visitare il suo splendido giardino e ha voluto avere notizie del nostro cammino. Un altro piacevole incontro è stato il passaggio nella bottega di Suelli, per acquistare il panino per il pranzo. Qui abbiamo chiacchierato con la proprietaria e alcuni abitanti del paese.

Abbiamo quindi intrapreso il Cammino in direzione della Fonte di San Giorgio, uno dei luoghi della memoria storica della presenza del santo, come il nuraghe Piscu ( vescovo) e bau piscu (il guado del vescovo). A Siurgus Donigala abbiamo incontrato il parroco e un gruppo di ragazzi e ragazze che, incuriositi dal Cammino, ci hanno tempestato di domande e hanno voluto provare a caricare lo zaino. Dopo il timbro della credenziale, una meritata sosta rigenerante al bar prima di tornare col bus a Senorbi' per cena e pernottamento.

Ancora una giornata in cui abbiamo riempito occhi e cuore di colori  profumi, canti degli uccelli e dell'acqua (a Bau Piscu) e abbiamo fatto diversi incontri, una delle caratteristiche umane più belle dei cammini.

A domani per la terza tappa!

Km totali circa 15

Dislivello in salita circa 250 m

- 4 maggio 2023

Terza tappa Siurgus Donigala-Pranu Muttedu

Il gruppo di camminanti, fin qui di 8 persone, oggi cresce: siamo in tutto 12.  Transfer bus per Siurgus Donigala e inizio del Cammino. Una nebbia  fitta rende il paesaggio quasi fatato, ma ben presto si dissolve lasciando uno splendido cielo azzurro. Abbiamo camminato in un bosco di sughere e roverelle, con bestiame al pascolo: anche oggi splendide fioriture multicolori: il bianco del cisto e  del Biancospino, il viola dell' Echium, il giallo dei Ranuncoli, il celeste del Lino, il rosso dei Papaveri....La tappa termina a Pranu Muttedu, un luogo di culto prenuragico situato in un bosco di sughere, con menhir e sepolture collettive di transizione tra le domus de janas e le tombe di giganti: un sito unico!

Il transfer bus ci porta a Silius per il pernottamento: accoglienza semplice e familiare con antipasto (guanciale, formaggio, olive, pane, minestra di brodo di carne locale, carne lessa, favette, melanzane innaffiare da vino rosso. Un vassoio di ottimi dolci tipici casalinghi chiude la cena. 

Km totali circa 15

Dislivello in salita circa 450 m

- 5 maggio 2023

Quarta tappa Pranu Muttedu-Silius 

Transfer bus per Pranu Muttedu e inizio del Cammino.

Una comoda sterrata scende nella valle, introcendoci a un paesaggio caratterizzato dalla presenza di attività pastorali: capre e bovini. La macchia alta inizia a prevalere, con Corbezzolo e Lentisco tra i Cisti fioriti. Di fronte a noi Padenti scurosu,Il bosco scuro per la sua compattezza: magnifici esemplari di Leccio, veri patriarchi, hanno visto pascolo di suini, permesso solo dietro autorizzazione (padenti).

Raggiungiamo il capriole Lallai, dove ci aspetta Livio, che ci racconta del suo lavoro e risponde alle nostre domande. Livio continua a seguire l'allevamento tradizionale, come facevano suo padre e suo nonno. Il suo caprile è bello, ordinato e pulito e dice del suo amore per la sua attività. Ci mostra a capretti di 2-3 mesi che mostrano di riconoscerlo. Ci ha preparato lo spuntino con i suoi prodotti: formaggi di varie stagionature, ricotta salata, guanciale, pane e vino, dolci e liquore di mirto e filu e ferru.

Nel pomeriggio raggiungiamo Silius camminando dapprima nel bosco e poi in un paesaggio prettamente pastorale, ma molti ovili sono abbandonati. All'ingresso in paese incontriamo il padre di Livio che ci accoglie nella sua casa con la moglie per un ristoro. Anche oggi ci aspettano doccia e una tipica cena "casalinga" da Margherita e Pierpaolo.

Oggi questo viene chiamato #turismoesperienziale.

Per noi è questo il #camminodisangiorgiovescovo

Km totali circa 18

Dislivello in salita circa 450 m

- 6 maggio 2023

Quinta tappa Silius-Armungia

Scendiamo tra campi e bestiame al pascolo da Silius fino al sentiero che sale al Castello di Sassai, che domina Orguglioso fino al Flumendosa. Piccola tappa di immersione nel medioevo.Riprendiamo il cammino fino alla statale, la incrociamo e iniziamo la salita tra campi a foraggio e aree a pascolo sotto un cielo azzurro e la temperatura che inizia a salire. A tratti gli alberi ci offrono ombra per una breve sosta rinfrescante. La sosta al Rio Bintinoi, così chiamato per 19 guadi necessari lungo l'itinerario accanto al fiume, è particolarmente gradita per pediluvio e persino un veloce bagno😊😊 Dopo la sosta panino ci aspetta la salita per raggiungere Armungia, un po' faticosa per il caldo. In alto vediamo già Villasalto, metà della prossima tappa, mentre Armungia sarà visibile solo al termine del sentiero dei minatori, di cui percorriamo l'ultimo tratto.

Dopo una birra per festeggiare il compleanno di Francesca, la nostra camminante veterana, ci meritiamo una agognata doccia, partecipiamo a un incontro sulle Comunità energetiche condotto da Fernando Codonesu, che riscuote un grande interesse anche tra i locali. Presenti anche alcuni amministratori.

Cena familiare con favata, salsiccia arrosto, ricotta, verdure, macedonia e, per finire, una splendida torta per festeggiare Francesca.

Per noi è questo il #camminodisangiorgiovescovo

Km totali circa 18

Dislivello in salita circa 450 m

- 7 maggio 2023

Sesta tappa Armungia-Villasalto

Oggi ci aspetta un percorso più breve. Percirriamo il sentiero dei minatori, utilizzato dai minatori e dalle cernitrici per recarsi alla miniera Su Suergiu. Mentre lo percorro penso alle loro fatiche e ai grandi sacrifici per garantire ai figli migliori prospettive di vita. Mi sembra quasi di sentire il loro chiacchiericcio per alleggerire la fatica. Il sentiero procede in discesa, con tratti ombrosi e altri più aperti, per poi risalire fino alla miniera, dove troviamo la guida Simona Axana che ci racconta della vita di questa miniera.

Da aneddoti e curiosità percepisco la sua passione per questi luoghi e il desiderio di tramandare la memoria storica. Mi ha colpito un'usanza di Villasalto, ancora in uso, per cui quando un bambino/ a compie 1 anno, viene fatto sedere davanti a un canestro nel quale si trovano vari oggetti (pane delle feste e comune, una chiave, un libro, una penna, un rosario): in base all'oggetto scelto dal bambino viene predetto il suo futuro.

Dopo aver salutato Simona, pausa pranzo e ripresa del Cammino verso Villasalto. Birra rinfrescante e sistemazione in B&B, prima di un incontro per parlare del Cammino di San Giorgio con amministratori locali, il parroco e la presidente di Legambiente che vive a Villasalto. Un'occasione per parlare delle difficoltà dei piccoli comuni e delle occasioni di sviluppo offerte dagli itinerari a piedi.

#camminodisangiorgiovescovo

Km totali circa 10

Dislivello in salita circa 450 m

- 8 maggio 2023

Settima tappa Villasalto-Chiesa di San Giorgio Vescovo (San Vito).

Oggi festeggio il compleanno e la vista delle mie amate cime ( I Sette Fratelli), seppure in lontananza, e, in direzione opposta, del mio secondo amore Perda Liana, mi sembra un bellissimo regalo, che compensa il grigiore del cielo e il pessimo bollettino meteo, annunciato di pioggia.

Usciamo da Villasalto per dirigerci verso la strada che conduce alla base elicotteri del Corpo Forestale. La salita, per oggi, è tutta qui: poi scenderemo camminabdo in una comoda sterrata che si inoltra in una valle che mi porta a pensare all'aspetto del paesaggio tipico del Gerrei,segnato dall'attività pastorale talvolta condotta "aggredendo" il territorio col sovrapascolo.

Siamo in primavera e le fioriture, prime fra tutte quelle di Cisto di Montpellier, ingentiliscono la durezza del Gerrei.

Raggiungiamo il letto del Rio s'acqua Callenti e verifichiamo anche qui la scarsità d'acqua. Proseguiamo raggiungendo la 387 e seguendola per un breve tratto per poi lasciarla in direzione del Flumendosa. Ci aspettano due guadi  da affrontare scalzi, situazione che suscita risate e divertimento in alcuni, fastidio e disagio in altri, un sano piacere per un contatto più forte con la natura in altri ancora. Per me l'ultima opzione. Mi viene da pensare a come ci si muoveva a piedi sino a non molti anni fa e ai disagi da affrontare, che per noi diventano un'esperienza di contatto più stretto con madre natura.

Altri 10 di Cammino dopo il secondo guado e siamo alla Chiesa di San Giorgio. E qui si scatena la pioggia, abbondante come ci aspettiamo durante il #camminodisangiorgiovescovo

Km totali circa 20

Dislivello in salita circa 150 m

 

- 9 maggio 2023

Ottava tappa Colostrai-Muravera via Baccu Arrodas

In sostituzione della prevista tappa Torre Murtas-Camping Tesonis, annullata a causa della mancata autorizzazione al transito per via delle esercitazioni militari in corso, visitiamo un’area poco conosciuta del territorio di Muravera.
Dopo l’ottimo pernottamento nel Camping Torre Salinas, ci raggiungono altri 4 camminanti e ci incamminiamo verso il cantiere di Senni, gestito dall’Agenzia Forestas, che oggi ci accoglie nelle sue strutture, una particolarissima “stalla comunale”, ristrutturata come base logistica del cantiere. La lunga salita richiede qualche sosta per riprendere fiato e per poter ammirare il panorama, via via più ampio verso il mare e il territorio circostante. Camminiamo dapprima tra la macchia alta poi, in cima, in una pineta, evidente esito di rimboschimento.
Una piacevolissima accoglienza (cibo e bevande) allieta la nostra pausa pranzo, che si svolge in un’area sosta ben allestita dall’Agenzia Forestas.
Dopo uno sguardo all’ampio panorama verso nord, fino al Gennargentu, ai Tacchi d’Ogliastra e alla mia amata Perda Liana, iniziamo la discesa percorrendo sentieri immersi nel bosco: l’occasione per notare l’influenza dell’esposizione sulla vegetazione. Troviamo i residui della Miniera di Baccu Arrodas, sito minerario legato alla via dell’Argento, che ha creato lavoro in quest’area tra l’800 e il ‘900.
Per me è un po’ come stare a casa, dal momento che questi sentieri sono per me consueti.
Terminiamo il cammino alle porte di Muravera, dove ci aspetta il bus per il transfer al Camping Tesonis. Km totali circa 17
Dislivello in salita circa 450 m

 

- 10 maggio 2023

Nona tappa Tesonis-Marina di Cardedu

Percorso costiero che dal camping Tesonis (Sarrala) ci conduce all’Hotel Corte degli ulivi (Marina di Gairo). Il gruppo acquista 4 nuovi camminanti che ci raggiungono al mattino, prima della partenza.
Avremo a vista una splendida costa per tutta la giornata; il mare dai colori cangianti, ora turchese ora azzurro ora blu profondo, una costa ora rocciosa ora sabbiosa, la macchia mediterranea che arriva fino al mare, in un tripudio di Euforbia che inizia ad arrossarsi a causa della stagione. L’itinerario ci fa affrontare alcune salite, a tratti impegnative, ma ci premia con la splendida vista di “Sa perda stampara”, una grande finestra naturale creata dall’erosione tra le rocce, che crea un quadro naturale di grande bellezza.
Ancora qualche Km prima della sosta birra al Bar del Camping Coccorrocci.
Riprendiamo il cammino costiero fino alla spiaggia di Su Sirboni, in cui ci concediamo un tuffo ristoratore prima di proseguire fino all’Hotel Corte degli ulivi.
Il Cammino ci ha portato dalla periferia urbana alle campagne coltivate, dalle prime colline ai rilievi dell’interno e da oggi ci conduce verso il mare: ma è una visione splendida, senza la folla estiva: un’immersione nella naturalità capace di ricaricarci. Ed è inevitabile parlare del modello di turismo che vorremmo: il tanto decantato “allungamento della stagione”, che può essere realizzato, per esempio, con queste modalità.

Km totali circa 16

Dislivello in salita circa 350 m

- 11 maggio 2023

Decima tappa  Marina di Cardedu-Cea

Anche oggi ci attende un percorso costiero, dall’Hotel Corte degli ulivi (Marina di Gairo) alla Torre di Barì sardo. I colori del mare anche oggi ci riempiono gli occhi e il cuore; troviamo quasi subito il Rio Pelau e, come di consueto, per guadarlo dobbiamo scalzarci: questo è sempre un momento che crea ilarità e … qualche bagno imprevisto! Si cammina lungo spiaggia e, in parte, sotto la pineta, tra un trionfo di specie in fiore, tipiche delle spiagge: Violacciocca, Papavero giallo, Othantus, varie specie di Silene, Campanule, Crucianella, Scrofularia, Elicriso, Ginestrino delle spiagge. La loro presenza ci dice che questo lungo tratto di spiaggia è gestito correttamente, senza attrezzi che eradichino la vegetazione danneggiando le dune.
Abbiamo a vista la nostra meta: la Torre di Barì che raggiungiamo in tempo per l’appuntamento con Elena Piras, che ci guida nella visita alla Torre, restaurata e utilizzata per diverse manifestazioni.
Dopo la pausa pranzo, transfer bus per il Resort Baia Cea e rientro al paese di Barì sardo per la visita della Chiesa Parrocchiale insieme al Parroco; in questo paese il culto per San Giorgio Vescovo si è perso, ma qui esiste una statua del Santo; gli studi degli storici ci dicono che in questa zona esisteva una Chiesa di San Giorgio Vescovo, a ricordo del suo passaggio nel territorio. La chiesa è stata distrutta nel tempo ma è rimasta la statua.
Piccolo tour di shopping nel paese e alle 18 tutti in Municipio, per un incontro con la popolazione in cui si parla del Cammino di San Giorgio Vescovo e delle opportunità offerte dai Cammini. Sono presenti la vice- sindaca, nonché Assessora al Turismo Fabiana Casu, la guida Elena Piras e altri cittadini. L’incontro rappresenta uno scambio di informazioni sui programmi del Comune riguardo lo sviluppo turistico e le opportunità offerte dal passaggio dei camminanti.
Ultima serata con una cena “speciale” al Resort Baia Cea, una bellissima struttura vicina al mare e immersa nel verde, ben curata e gestita da Carmen Lara e dal suo staff con eleganza e sapienza: un bellissimo esempio di accoglienza. Questi incontri rendono il Cammino un’esperienza più ricca.

Km totali circa 9

Dislivello in salita circa 50 m

 

- 12 maggio 2023

Undicesima tappa  Cea-Lanusei
Partiamo dal livello del mare, attraversando coltivi a foraggio e pascoli, contadini e allevatori al lavoro. Attraversiamo la SS 125 e iniziamo la salita verso Lanusei, percorrendo uno stradino a tratti asfaltato, a tratti cementato e a tratti sterrato. Accanto a noi coltivazioni di Ulivi, frutteti, pascoli e, pian piano che ci si allontana dalla costa, piccoli lembi di bosco a Roverella, Sughera, Pioppo specie ai piedi del Monte Tarè: qui una piccola sorgente ci concede una breve abbeverata prolungata dalla scarsa disponibilità di acqua. Quasi a metà percorso prendiamo la deviazione per il sito archeologico di Scerì, dove cortesemente ci viene fornito il servizio guida nonostante siamo arrivati fuori orario.  Gran parte dei presenti non conosceva questo sito, in cui gli scavi sono iniziati nel 2007. Visitiamo prima un gruppo di Domus de janas, poi una serie di capanne che costituiscono il villaggio Nuragico e, infine, il nuraghe, che vanta una serie di “gallerie” che lo collegano col fiume a un livello più basso e verranno a breve rese fruibili per i visitatori. Un bell’esempio di valorizzazione della risorsa. Sono ancora in corso scavi che pian piano svelano nuovi particolari sulla civiltà nuragica: sono state trovate numerose macine, una delle quali, in particolare, presente in una delle capanne visitabili.
Dopo la pausa pranzo, allietata dall’offerta del vino della guida del sito, riprendiamo il cammino e giungiamo a Ilbono, dove il bus ci preleva per il rientro a Cagliari.
Sensazioni diverse si leggono sui volti: stanchezza, soddisfazione, arricchimento ma anche  desiderio di tornare a casa e di riposo!
Km totali circa 24 Km

Dislivello in salita circa 600 m

L’augurio comune è: al prossimo Cammino!