Il Cammino di san Giorgio Vescovo si affaccia a buon titolo nel panorama dei grandi itinerari di pellegrinaggio e merita di essere sviluppato nelle sue molteplici vocazioni culturali e turistiche.

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Infatti, durante le escursioni-pellegrinaggio effettuate in questi anni, abbiamo constatato l’interesse non solo della Chiesa e dei fedeli, potenziali pellegrini, ma di un più vasto numero di persone che vogliono poter coniugare il concetto di turismo con i concetti di natura, cultura e storia. Da questo punto di vista, i territori interessati d’Ogliastra, Trexenta, Barbagia e zone contigue, sono una miniera inesauribile di risorse meritevoli di essere conosciute, conservate e valorizzate.

Lo studio degli itinerari afferenti il Cammino di san Giorgio Vescovo, è tutt’altro che compiuto.

I toponimi presenti in territorio di Perdasdefogu, come il Rio san Giorgio, supportano l’ipotesi dell’esistenza di itinerari più orientali che da Suelli recapitano alla piana di Tortolì. La ricerca e la riscoperta dei percorsi di evangelizzazione compiuti dal vescovo di Suelli deve pertanto continuare con l’esplorazione di tutto il ventaglio ancora aperto di possibilità, fino a disegnare una mappa coerente di tutti gli itinerari possibili.

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La prospettiva di lavoro più proficuo è quella che si prefigga la realizzazione di un completo itinerario storico-religioso intitolato al Vescovo di Suelli, sul modello degli ormai famosi cammini europei della Via Francigena e di Santiago di Compostela. 

Da un punto di vista storico religioso questo itinerario ha un respiro regionale, e, da un punto di vista paesaggistico e naturalistico, si colloca in un contesto caratterizzato da geositidi primaria importanza, in grado di attrarre un turismo culturale attento ai valori ambientali e identitari che questo territorio possiede in misura peculiare.

Cammino di San Giorgio Vescovo

 

La linea di confine fra il turismo e il pellegrinaggio è invero un pò incerta, ma intorno ad essa è possibile costruire iniziative di turismo sostenibile e responsabile, dove le risorse locali e la naturale ospitalità assumono valore culturale ed economico. Il progetto può essere articolato in due parti:

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1) La prima riguarda il perfezionamento e la infrastrutturazione degli itinerari già individuati e testati, in modo che il Cammino possa essere praticato in sicurezza da un numero crescente di appassionati. 

2) La seconda riguarda il completamento degli studi e delle ricognizioni necessarie per individuare e mappare tutti i toponimi e le testimonianze, non solo materiali, attinenti la figura di san Giorgio Vescovo, materia nella quale è auspicabile il concorso delle autorità ecclesiastiche, peraltro già interessate e coinvolte. E’ intuitivo che, per dare adeguato impulso attuativo a queste prime fasi di progetto e lavoro e alle successive, auspicabili, fasi di sviluppo, occorrerà poter contare sull’indispensabile supporto delle strutture pubbliche che hanno competenza nella materia e sul fattivo concorso degli Enti Locali territoriali direttamente interessati. 

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A tal riguardo, si sottolinea la precipua funzione di coordinamento che le Province possono svolgere e, in parte, hanno già svolto, ma che possono utilmente incrementare, ai fini della armonizzazione dei progetti dei singoli Comuni.

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Nelle prospettiva della realizzazione di un completo itinerario storico-religioso intitolato a san Giorgio Vescovo di Suelli e della sua fruibilità dalla generalità delle persone, appare indispensabile il coinvolgimento dell’ente Regione, sia al fine di reperire le risorse per l’attuazione del progetto, sia per offrire adeguata copertura alla stregua di un grande evento culturale e religioso.